domenica 29 aprile 2007

APPELLO PER LA DIFESA E LA PROMOZIONE DELLA, E DELLE SCUOLE SERALI PUBBLICHE


APPELLO PER LA DIFESA E LA PROMOZIONE DELLA, E DELLE SCUOLE SERALI
PUBBLICHE
- on line http://difendiamolescuoleserali.blogspot.com -
Al Presidente della Repubblica, ai Membri del Governo, del Parlamento italiano ed europeo, ai Rappresentanti delle Istituzioni locali, alle Associazioni per la difesa e la promozione del diritto allo studio, alle Parti Sociali, ai media, alle cittadine e ai
cittadini italiani ed europei.


Noi sottoscritti, donne e uomini di diversa cittadinanza, di diversa residenza, di diverso ceto, impegnati nei nostri rispettivi ambiti e fronti di lavoro, di studio, di ricerca, di iniziativa civile e politica, consapevoli dell'importanza del diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi per le persone adulte capaci e meritevoli, anche se prive di mezzi, consapevoli dell’importanza che hanno i valori e i principi fondamentali di uguaglianza e pari dignità sociale sanciti dalla nostra Costituzione per il libero e pieno sviluppo della persona, siamo uniti nel ritenere che :
• Il provvedimento del Governo in materia di “riorganizzazione dei corsi serali” distrugga una conquista civile, prima ancora che sociale, come la Scuola Serale, e che esprima una posizione incompatibile con il nostro dettato costituzionale;
• Il provvedimento di cui è questione, rappresenta il tentativo, attraverso l’istituzione di non meglio precisati “Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti”, di affidare ad un unico organismo centralizzato l’istruzione degli adulti abolendo, di fatto, gli attuali corsi serali specializzati nei vari ordini ed indirizzi scolastici che da oltre un secolo rappresentano concreti punti di riferimento per il riscatto sociale dei più deboli, degli “ultimi”, di donne e uomini alla ricerca di umanità;
• Il provvedimento governativo mira all’accorpamento dei bienni della scuola secondaria di secondo grado in un calderone unico con la scuola primaria, e prevede una drastica riduzione del numero di ore curricolari (almeno di un terzo delle attuali) con l’obiettivo (miraggio ahinoi!) di fornire una preparazione idonea al superamento degli esami di Stato. A fronte di questa
“allucinante” volontà la funzione docente verrebbe svolta da insegnanti inquadrati in un organico autonomo separato da quello delle attuali sedi scolastiche e alle dirette dipendenze di questo organo centralizzato con sede amministrativa propria, e con sede di lavoro non più definita ma relegata su ambito provinciale;
• Un radicale mutamento di tale portata viene innescato e fatto passare, pressoché in silenzio, attraverso un articolo di legge finanziaria, con decisione verticistica unilaterale (un vero e proprio atto di forza) che non ha, nemmeno lontanamente, previsto un minimo di consultazione con coloro che vivono la realtà dei corsi serali e ne conoscono naturalmente le problematiche.
Premesso ciò, siamo profondamente convinti che a tutte le cittadine e a tutti i cittadini deve essere garantita parità e uguaglianza e pertanto anche il diritto di studiare in tutto l’arco della vita per raggiungere elevati livelli culturali, sviluppando le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità che si acquisiscono a fronte di una graduale e matura applicazione nello studio, così come la natura la richiede nelle sue produzioni. Siamo, altresì convinti, che quanto si va dipanando nella “riorganizzazione dei corsi serali” è ingannevole, illusorio, e rischia di formare dei buoni a nulla capaci di tutto.
Occorre prendere atto che i Corsi Serali, così come sono, con i loro pregi e con i loro difetti, funzionano. Nonostante i continui boicottaggi di chi li ritiene “corsi di serie B”, le ataviche ristrettezze organizzative, nonché, la riduzione d’orario, attraverso il lavoro qualificato e qualificante di tutto il personale docente e non docente, i diplomati dei corsi serali sono pienamente competitivi sul mercato del lavoro. La ricaduta sul territorio è palesemente positiva là dove, nella maggior parte dei casi, i diplomati riescono agevolmente a conquistare una nuova posizione lavorativa o a riqualificare positivamente
quella posseduta soprattutto per le conoscenze ed i contenuti acquisiti gradualmente durante i corsi.
Chi vuole distruggere questo, spacciando per riforme progressiste e dette, addirittura, in sintonia con le recenti direttive europee in materia di educazione degli adulti, proposte che vanno, a nostro avviso, esattamente nella direzione opposta, ci sembra assolutamente mancante di competenza, lungimiranza, mancante soprattutto di una seria elaborazione.
• Ribadiamo con profonda convinzione, che la società moderna vive di conoscenza, di cultura, che tutto ciò ha dei costi e che la Scuola non può essere trattata alla pari di una qualsiasi azienda in quanto ovviamente produce cultura e non beni voluttuari.
• Vogliamo che in questo paese democratico certe decisioni vengano prese democraticamente e che i principali attori nell’educazione degli adulti, discenti e docenti, siano parte attiva, se non decisiva, nei processi decisionali che riguardano la riorganizzazione dei corsi serali. Siamo stanchi di questa politica arruffona, confusionaria ed arrogante. Siamo indignati per il tentativo di distruggere, per becere questioni contabili, quella che rappresenta per migliaia di cittadini una
grande occasione di crescita, di riscatto sociale, di speranza .
• Facciamo appello per una affermazione comune in difesa e promozione di quella che è stata a nostro avviso una importante conquista civile, prima ancora che sociale, come la Scuola Serale, a tutti coloro che condividono aspirazioni, fondate sulla parità dei diritti, sul diritto allo studio, sull’emancipazione di donne e uomini come cittadini dell'Europa che vogliamo e che già esiste, di un'Europa in cui l’educazione, la conoscenza, la cultura, costituiscono l'orizzonte di civiltà dei singoli.
• Pretendiamo dal Governo, come azione prioritaria, la costituzione di un osservatorio delle Scuole Serali a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale, distrettuale) che deve diventare, secondo i nostri auspici, una continua e puntuale opera di monitoraggio delle attività nelle predette scuole, messa a disposizione di tutti attraverso internet.
• Ci rendiamo disponibili, per inverare i nostri obiettivi di difesa della Scuola Serale, a
qualsiasi iniziativa di confronto con le Istituzioni, iniziando da subito con la promozione di un
coordinamento per la difesa e la promozione dei Corsi Serali, quale contributo di proposta e di
dialogo.



Chiunque fosse raggiunto dal nostro appello e voglia dare un proprio contributo a tale iniziativa, può scaricare e diffondere il testo dell'appello, raccogliere le adesioni sull'apposito modulo scaricabile da questo blog e farle pervenire al coordinamento in tempi ragionevolmente brevi

per maggiori informazioni sull'iniziativa contattare:

prof. Nazzareno Corigliano,
marconisirioserale@yahoo.it

0805534450 (centralino ITIS Marconi Bari - dalle 18.00 alle 22.00)

sabato 28 aprile 2007

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